LA BOMBA
Questo pezzo è in lavorazione da un bel po’. Ci ho pensato, ho iniziato a scriverlo, poi l’ho messo da parte e ripreso più volte. Perchè non è un argomento facile, banale. E’ sulla bocca di molti, ogni tanto salta fuori, ma difficilmente si vede una presa di posizione netta e perentoria.
IL CARPFISHING FA CAGARE.
Ho esagerato? Forse è il caso di spiegarsi meglio. Sono l’ultima persona che puo’ dire una cosa del genere. Pratico ormai quasi solo questa tecnica, sono Responsabile Tecnico di una sede CFI, Presidente di una ASD di carpisti, quindi l’affermazione di cui sopra suona perlomeno bizzarra.
La realtà è che mi ritrovo, sempre più spesso, ad appiccicare l’etichetta “fa cagare” sopra molte immagini che riguardano il carpfishing. Quello moderno, dei carpfashion e dei carpfacebook e dei mille tester. Quello dei ciucciaposte in libera e dei terminali criminali, quello della big a tutti i costi, quello del “sotto i 20 chili è ledgering”. Ecco, questo carpfishing mi fa cagare.
Ma mi incazzo ancora di più quando vedo l’ambiente intero del carpfishing promuovere, incoraggiare questo delirio. Aziende con la faccia come il culo, che non esitano ad appoggiare personaggi di dubbio gusto, o comportamenti che di etico non hanno nemmeno l’apparenza. Divento una bestia quando vedo associazioni ed enti che se ne sbattono le palle del rispetto, della convivialità e dell’amicizia tra pescatori sportivi. Gruppi con migliaia di seguaci dove si insulta un ragazzino che, come tutti quelli che hanno cominciato a pescare prima del carpfashion, appoggia il pesce sull’erba e non sul lettino con telaio in carbonio da 76 metri quadrati. Gente per cui non esiste altro pesce oltre alla carpa: il carassio lo si prende a calci, il luccio lo si strappa con l’ancoretta. Per non parlare delle altre tecniche, il diavolo in persona! Peschi a fondo senza segnalatori e pod in ergal sublimato camo? Sei uno sfigato. Ti piace la passata a pesce bianco? Sei un vecchio. Passi a meno di 800 metri dal mio pod con la bass boat? Partono urla e petardi che nemmeno a Beirut.
Ecco, tutto questo mi fa cagare. Ma non smetto di crederci. Perchè ogni 10 stronzi che stordirei di schiaffi, trovo un vero pescatore che mi fa cambiare idea. Ogni volta che mi viene voglia di mollare, passo due giorni a pesca con chi la pensa come me e ricarico le batterie. Mi auguro continui a durare.
Perchè, lo spero, gli stronzi prima o poi troveranno qualche attività più fashion. Troveranno qualche altro sport da rovinare, qualche altra pagina da cui sparare sentenze (dietro la tastiera, sia chiaro, mica si rischia…). Tante aziende nate ieri chiuderanno, ce ne faremo una ragione.
E allora, forse, tornerò a pensare che no, il carpfishing non fa cagare. Sta solo passando un brutto momento.