IL RITORNO DEL PREDATORE

La giornata del primo maggio è di quelle da ricordare per la pesca sportiva padovana e non solo. Grazie ad un progetto coordinato dallo Spinning Club Italia e finanziato dalla Regione Veneto, migliaia di avannotti della specie Luccio Italico (Esox Flaviae) hanno trovato dimora nelle acque del Fiume Brenta. Una semina tra le più grandi del suo genere, resa possibile dalla collaborazione fra associazioni del territorio: al già citato Spinning Club Italia si sono infatti unite la Sede 244 di Carpfishing Italia “Elementi Negativi” e il BEBA Spinning Club, che hanno messo a disposizione tempo e mezzi al fine di garantire la massima efficacia nelle operazioni di semina dei pregiati esemplari. Avannotti di altissima qualità forniti dalla Itticoltura Menozzi di Verona, partner di molti progetti simili.
La specie oggetto di semina è stata il luccio di ceppo italico, oramai in forte contrazione nelle nostre acque che però grazie ai progetti di reintroduzione e alle più attente normative in termini di pesca e tutela da parte della Regione Veneto sta ricevendo molte attenzioni e, in diversi ambiti, anche buoni risultati. Le iniziative di tutela riguardano anche il divieto di trattenere esemplari pescati di luccio, il così detto “no-kill” totale per la specie nelle acque venete.
“Solo la sinergia tra le associazioni di pesca del territorio può dare vita a certi grandi progetti e mirare a una sempre migliore qualità dei nostri ecosistemi acquatici. La strada è ancora lunga e purtroppo minata da fenomeni mai sconfitti di bracconaggio, incuria e inquinamento, ma vedere tanti giovani in prima linea per il bene pubblico non puo’ che far ben sperare” – afferma il responsabile per il Veneto dello Spinning Club Italia, Luca Passarella. Giudizio condiviso dal Presidente della Elementi Negativi Carpteam ASD, Andrea Zoccarato: “La Regione Veneto si dimostra ancora una volta all’avanguardia nel valutare e sostenere le iniziative provenienti dalla pesca sportiva. Una disciplina che deve diventare sempre più risorsa, così come lo sono i praticanti che, di volta in volta, assumono i ruoli di Guardie Ittiche Volontarie, di operatori ecologici con gli eventi di pulizia delle sponde e di valorizzatori del territorio con le operazioni di semina”.
